Eventi catastrofali e gestione del sinistro, intervista a Simonetta Panfi

Abbiamo chiesto a Simonetta Panfi, consulente assicurativo che opera a Milano, cosa vuol dire per lei essere un consulente assicurativo e di raccontarci un caso in cui è stata proprio la sua capacità di gestire il sinistro a fare la differenza per il suo cliente, ovviamente unita alla competenza con cui, prima del sinistro, ha saputo rendere consapevole il suo cliente di quanto fosse alta la sua esposizione al rischio di eventi catastrofali e ha saputo guidarlo nella definizione delle coperture assicurative con cui trasferire anche quel rischio ad una compagnia di assicurazioni.

Simonetta, cosa vuol dire per te essere un consulente assicurativo?

Eventi catastrofali e gestione del sinistro - Intervista a Simonetta Panfi

Essere un consulente assicurativo per me vuol dire, prima di tutto, creare un rapporto di fiducia nei miei confronti, che mi permetta di portare il cliente a comprendere i rischi a cui è esposto e ad individuare quali e in quale misura trasferire ad una compagnia di assicurazioni, che è completamente diverso dallo spiegare al cliente le polizze che sono in grado di offrirgli.

Quand’è che la gestione del sinistro fa la differenza tra ottenere e non ottenere l’indennizzo atteso?

Luisa, per spiegarti quando e come la gestione del sinistro può fare una grande differenza per la sicurezza economica del cliente, nel senso che può determinare in modo sostanziale l’ottenimento di un indennizzo adeguato rispetto al danno subito, ti racconto un caso che ho gestito qualche anno fa.

Era il 2019 e il mio cliente, una ditta di meccanica di precisione, aveva il suo stabilimento in una zona a rischio alluvione. Una zona industriale in cui ci sono solo capannoni di aziende meccaniche e non.

Quell’anno il rischio alluvione è diventato reale e l’azienda ha subito danni ai macchinari per 258.000,00 euro, oltre ad altri danni alla struttura causati da acqua e fango, per un danno complessivo di circa 300.000,00.
Mentre altre aziende di quella zona hanno potuto sperare soltanto sugli aiuti regionali, provinciali, comunali ecc. che, come sai, hanno i loro tempi e difficilmente bastano a coprire l’intero danno, la ditta mia cliente, si è messa immediatamente in contatto con me e insieme ci siamo prontamente attivate per la gestione di quel danno così importante.

Una volta venuta a conoscenza del danno, cosa hai consigliato di fare nell’immediato al tuo cliente?

Ho chiesto subito ai titolari di fare delle foto e una verifica dei danni, mentre io mi attivavo per dare immediata comunicazione alla compagnia del danno subito (in gergo si dice aprire il sinistro), specificando che era un danno derivante da eventi catastrofali e che, come tale, richiedeva un intervento immediato del perito, dopodiché mi sono recata in azienda, più per dare un supporto psicologico che pratico, a quel punto.

Insieme al cliente abbiamo stilato una lista dei danni, chiamato i tecnici per fare una stima dei costi di riparazione e/o di sostituzione e abbiamo contattato il perito incaricato dalla compagnia per agevolarlo nel suo lavoro e sollecitare la sua presenza per la stima del danno.

Ovviamente, durante il sopralluogo del perito, ho fatto in modo di modo di essere presente.

Una volta terminata la perizia, abbiamo inviato altra documentazione alla compagnia, dopodiché il mio cliente ha potuto provvedere a ripristinare il più possibile la situazione.

I tempi per la liquidazione del danno sono stati piuttosto lunghi, ma il cliente ha recuperato ben 280.000,00 euro, tolte le franchigie e gli scoperti, e mi ha ringraziato, ben contento di avere una polizza che, fino al momento del sinistro, riteneva cara e che ora vede come una copertura assicurativa necessaria per la sicurezza economica dell’azienda e non più come un costo eccessivo.

A conferma di questo, posso dire che solo alcune delle aziende vicine a quella del mio cliente avevano una copertura contro i rischi catastrofali e che tutte le altre hanno dovuto fare i conti con problemi che sono andati ben oltre il danno causato dall’alluvione.

Simonetta, cosa sarebbe successo al tuo cliente se non fosse stato ben assicurato per gli eventi catastrofali?

Senza la copertura per i rischi catastrofali, l’azienda mia cliente avrebbe dovuto affrontare un esborso di 300.000 euro per far fronte al danno subito, a fronte dei soli 10.000 euro del premio annuale della polizza.

Oltre a ciò avrebbe dovuto affrontare anche altre spese e, probabilmente, avrebbe dovuto tagliare sul personale, rischiando di perdere le commesse.

In sintesi avrebbe avuto grosse difficoltà e forse poche possibilità di riprendere in mano la situazione, mentre oggi, proprio grazie alla copertura per i rischi catastrofali, non solo l’azienda ha potuto riprendersi dall’alluvione, ma ha addirittura incrementato sia il lavoro che il personale.

A quali elementi bisogna prestare particolare attenzione quando si assicura un’azienda, in particolare riguardo agli eventi catastrofali?

Bisogna sempre valutare l’azienda nel suo insieme, a partire dal territorio in cui è situata, per verificare se è una zona a rischio di catastrofi naturali, quali inondazioni, alluvioni, terremoti e simili.

Una volta individuati i rischi più importanti, ossia quelli che potrebbero davvero mettere in ginocchio un’azienda, bisogna trovare il giusto equilibrio tra la parte di danno economico che l’azienda è in grado di gestire autonomamente e quella che invece deve essere assicurata; franchigie e scoperti servono proprio a questo, a bilanciare costo delle coperture assicurative e sostenibilità del rischio.

Ovviamente, per riuscirci bisogna creare una polizza su misura per il cliente, insieme al cliente, cosa non sempre possibile con le sole polizze a pacchetto, che consentono ben poche personalizzazioni.

Va da sé che, una volta definite franchigie e scoperti, se l’entità del danno è inferiore alla franchigia e/o allo scoperto minimo, il cliente non ha diritto a ricevere alcun indennizzo.

Raccontaci anche tu un caso in cui la tua competenza in consulenza e nella gestione del sinistro ha fatto la differenza per il tuo cliente

Rispondi alle domande del questionario che trovi qui e raccontaci come hai gestito un sinistro che ha avuto conseguenze economiche rilevanti per il tuo cliente.

Metti in evidenza quanto è stato importante che il cliente fosse ben assicurato e in che modo la gestione del sinistro diventa determinante e fa la differenza nella per la sicurezza economica e la vita del cliente.

Sarà nostra cura rielaborare le tue risposte per trasformarle in un’intervista che pubblicheremo qui sul blog, con anche i riferimenti alla tua attività.


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Informazioni su Luisa Rosini

Ideatrice e responsabile di Parliamo di Assicurazioni, insieme ad altri professionisti, promuovo un modo di essere assicuratore che si riappropria del proprio ruolo sociale e mette al centro il cliente e il suo bisogno di sicurezza. Le mie competenze in counseling, applicate alla consulenza assicurativa, mi permettono di aiutare gli assicuratori a rendere i clienti maggiormente consapevoli dei rischi a cui sono esposti e delle conseguenze economiche che ne potrebbero derivare. Con le mie competenze in content e inbound marketing, li aiuto a promuoversi online creando cultura assicurativa, così da diventare un valido punto di riferimento per le persone che incontrano in rete e strutturare un sistema di acquisizione di nuovi clienti maggiormente consapevoli dei propri rischi e dell'utilità delle assicurazioni come strumenti di pianificazione finanziaria.
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