Catastrofi naturali e disastri ambientali: la missione dell’intermediario è assicurare bene i propri clienti

Un’esperienza da sogno che diventa un incubo in pochi attimi

Immagina di trovarti nella tranquillità delle colline toscane e di partecipare a un viaggio vibrante alla scoperta della risonanza delle campane tibetane: un’esperienza che, attraverso il suono, favorisce uno stato di benessere, permettendoti di sentirti in armonia con l’ambiente naturale circostante.
In questo momento di pace assoluta, tutto attorno a te è silenzioso e tranquillo, e stai davvero godendo l’istante!
Questa immagine suggestiva ci aiuta a evocare ciò che è accaduto a Paola e Giovanni, cari amici che stavano vivendo questa straordinaria esperienza, quando la loro serena vacanza viene improvvisamente turbata da un evento inaspettato: un’alluvione che non solo ha segnato il loro soggiorno toscano, ma ha colpito l’intero territorio circostante.
Un sogno che si trasforma in cruda realtà, evidenziando la vulnerabilità della nostra amata Italia, un Paese intriso di una bellezza senza tempo, ma che affronta un pericolo subdolo e invisibile: la minaccia di danni catastrofici.

Secondo i dati del rapporto dell’ISPRA, il 94% dei comuni italiani è a rischio di dissesto idrogeologico e quindi di catastrofi naturali.

Eppure, in un’Italia sempre più provata da catastrofi naturali e disastri ambientali, soltanto il 30% delle imprese e il 20% delle abitazioni sono coperti da una polizza assicurativa che garantisca gli eventi naturali.

Cosa puoi fare tu, intermediario assicurativo, rispetto alla palese sottoassicurazione per le catastrofi naturali e i disastri ambientali?

Forte della mia esperienza di risk manager e consapevole dell’elevato numero di aziende che sono state messe in ginocchio dalle ultime catastrofi naturali che si sono verificate in Italia, ti invito, caro intermediario assicurativo, a prestare la massima attenzione ai rischi che i tuoi clienti affrontano quotidianamente e alle polizze che sottoscrivono per ridurne il danno economico e a fare di questo la tua missione.

Secondo l’Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana) le attività produttive, insediate nelle aree investite dall’alluvione del 2 e 3 novembre, hanno riportato danni, diretti e indiretti, per 1 miliardo e 340 milioni di euro.

Le catastrofi naturali rappresentano una minaccia imminente per l’Italia.

Rifletti su questo: i terremoti non chiedono il permesso prima di scuotere il terreno e le inondazioni non avvisano prima di sommergere sogni e speranze.Noi tutti siamo custodi di un patrimonio che va oltre il tangibile. È forse giunto il momento di costruire una rete più robusta per proteggerlo? Ti esorto, come intermediario, a lanciare un appello all’azione.
Navigare nell’agitato mare dell’industria assicurativa è una sfida comune: siamo disposti a lasciare il destino dei nostri clienti al caso? No, la nostra missione è essere il faro in una notte buia, fornendo quella bussola che può guidare verso porti sicuri.
Conoscere i rischi è il primo passo per sconfiggerli, trasformando la paura in potere e l’incertezza in fiducia.
Questo è il concetto che dobbiamo/devi promuovere, non solo tra di noi, ma nei cuori e nelle menti dei tuoi clienti. Fanne il tuo mantra quotidiano, così come faccio anch’io da molti anni.
Ti invito a cercare aiuto e solidarietà e ad approfondire l’analisi dei rischi secondo la norma ISO 31000.

I dati parlano chiaro: i danni da catastrofi naturali hanno registrato un aumento del 40% solo nell’ultimo anno, lasciando dietro di sé una scia di disperazione e perdita, sia emotiva che economica.

Sì, perché per ognuno di noi la casa è molto più di un semplice luogo in cui vivere: è un rifugio sicuro, confortevole e appartenente. È il luogo in cui si formano le nostre famiglie, crescono i nostri figli e si condividono i ricordi. È la fonte di pace e serenità.

Allo stesso modo, per gli imprenditori italiani, l’azienda non è solo un mezzo per generare profitti: è un progetto di vita, un’espressione di sé e un modo per contribuire alla società. Spesso è un luogo familiare in cui si trasmettono valori e tradizioni, un investimento di tempo, energie e passioni.

È il luogo in cui si cerca di realizzare i propri sogni e di lasciare un segno nel mondo.

Che differenza c’è tra aziende e privati quando si parla di assicurarsi per le catastrofi naturali e i danni ambientali?

I dati evidenziano che le aziende sono più propense a stipulare polizze che coprono i danni da catastrofi naturali. Questo perché le aziende, avvertendosi più vulnerabili a tali eventi, sono più sensibili e hanno più interessi da preservare, al di là di quelli puramente imprenditoriali. Inoltre, sono inclini a stipulare polizze con un valore assicurativo più elevato. Tuttavia, dai dati emerge anche che più l’impresa è piccola e meno è protetta, sebbene siano proprio le imprese più piccole quelle che hanno più bisogno di protezione.

Al contrario delle aziende, i privati sono meno propensi a proteggersi per i danni da catastrofi naturali e più propensi a stipulare polizze che coprono i danni da furto e rapina. Questo perché i privati sono più sensibili e si sentono più vulnerabili ripetto a furti e rapine delle aziende e meno rispetto agli eventi naturali.

Nella realtà dei fatti sia le aziende che le abitazioni sono egualmente esposti e corrono il medesimo rischio per quanto riguarda i danni da fenomeni naturali.

Sta a te intermediario sensibilizzare persone e imprenditori rispetto ai rischi a cui sono esposti maggiormente, incluso il rischio derivante dalle catastrofi naturali.

Per riuscirci devi partire dalle motivazioni per cui in Italia c’è una scarsa propensione ad assicurarsi, che sono la:

  • mancanza di consapevolezza del rischio;
  • percezione di un costo elevato;
  • difficoltà di ottenere un’offerta assicurativa;

e lavorare per:

  • diventare più consapevole dei rischi che i tuoi clienti corrono ogni giorno;
  • comprendere che la percezione di costo elevato è un falso problema;
  • incentivare le compagnie assicurative ad ampliare l’offerta.

Per proteggere il tuo cliente dai danni catastrofali non basta assicurarlo bene, bisogna anche fargli adottare misure preventive

Portare il tuo cliente a sottoscrivere una buona e adeguata polizza assicurativa, che copra la sua abitazione e/o la sua azienda anche per i danni da terremoti, da inondazioni e da altri eventi naturali, è solo il primo passo per aiutarlo ad affrontare un danno da catastrofe naturale rimanendo in piedi.

Una buona polizza da sola, infatti, non è sufficiente: occorre anche portare il tuo cliente a rendersi conto che, se vuole tutelarsi davvero, deve implementare quelle misure preventive necessarie a ridurre il danno potenziale, sia nella sua azienda che nella sua abitazione.

Guidare i tuoi clienti verso soluzioni sicure, soprattutto in un’epoca dove terremoti e inondazioni sono minacce costanti, deve diventare la tua missione.

Diventare un esperto nell’analisi dei rischi secondo la norma ISO 31000 è fondamentale per fornire la migliore protezione ai tuoi clienti e trasformare una polizza da un mero documento a un patto di fiducia.

Il risveglio: la legge n. 160 e l’imperativo della prevenzione (della protezione e della previdenza)

La legge n. 160, che entrerà in vigore a dicembre 2023, è un faro che illumina il cammino e che non deve oscurare la responsabilità personale. È giunto il momento di sollevare l’ancora e navigare verso la consapevolezza, di non attendere il sussurro del pericolo ma di anticiparlo con azioni concrete.

Non è sufficiente far firmare una polizza: dobbiamo essere gli architetti della sicurezza, scolpendo misure preventive nelle fondamenta della società.

Nel tuo ruolo di intermediario assicurativo hai il dovere di:

  • informare,
  • educare,
  • pianificare.

Sono questi i pilastri su cui dobbiamo costruire un futuro immune dalla disperazione dei danni non assicurati.

Conclusioni: un appello alla saggezza collettiva

Come intermediario assicurativo hai un ruolo cruciale nel trasformare una polizza da un mero documento a un patto di fiducia. Pertanto ti esorto a diventare ambasciatore di una nuova era di consapevolezza e protezione assicurativa. Insieme, possiamo costruire un futuro più sicuro contro le tempeste del destino.

Per una discussione più approfondita o per trasformare queste parole in azione, non esitare a contattarmi.


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Informazioni su Fabio Ferrari

Sono di Verona, sono coniugato ed ho due figli. Grazie a una ultraventennale collaborazione con grandi Broker internazionali, ho maturato una profonda competenza come consulente in risk management per grandi e medie Aziende, nazionali e multinazionali e ho anche acquisito una comprovata esperienza, concreta e operativa, nella gestione dei team e nel coordinamento operativo. La mia competenza in risk management mi permette di analizzare a 360* tutte le aree dei rischi puri, operativi, strategici e finanziari, complementari e collaterali alla gestione caratteristica di aziende anche molto complesse. L'uso di sistemi di analisi tecnologicimi permette di aumentare la velocità di risposta e la qualità delle performances del servizio e della consulenza, riducendo i costi di gestione per l'azienda Cliente. Progettazione e docenza di corsi di formazione di Risk Management, Enterprise Risk Management e Tecnica assicurativa per Aziende, Professionisti e Banche (bancassurance e gestione rischi non finanziari) completano il profilo. Sono appassionato del mio lavoro, amo lavorare in team e condividere conoscenza ed esperienza. Non credo nella "tuttologia" ma nella specializzazione e nella crescita professionale costante.
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