Perché sottoscrivere una polizza infortuni

Da quando ho iniziato a lavorare nel mondo assicurativo ed in particolare ad occuparmi del tema della protezione dagli infortuni, mi è capitato spesso di sentirmi fare questa domanda dai clienti: “Perché dovrei sottoscrivere una polizza infortuni? A cosa serve?”

Come tutti i consulenti assicurativi ho sempre cercato di dare delle risposte precise a queste domande, percependo però che non sempre servivano a chiarire i dubbi o convincere chi me le rivolgeva.

Mi sono reso conto, col passare del tempo, che in realtà il problema era molto più profondo. Ho capito che quelle domande non nascevano da semplice curiosità o richiesta di informazioni da parte dei potenziali clienti, ma erano figlie di una convinzione ben radicata nella mente di praticamente tutti i miei interlocutori.

Tutti partivano dal presupposto che lo Stato si sarebbe preso cura di loro sempre e comunque in caso di infortunio, lieve o grave che fosse, invalidante o meno, avvenuto sul posto di lavoro oppure no.

Era come se non fosse necessario fermarsi un attimo per capire come mettere in sicurezza sè stessi e la propria famiglia da eventi imprevedibili.

E li posso anche capire, non è colpa loro. Cresciuti in un contesto in cui i nostri nonni e genitori avevano goduto di tutele pubbliche assai generose, nessuno si era preoccupato di capire se quel sistema è ancora uguale a quello di tanti anni fa oppure no.

Perché sottoscrivere una polizza infortuni: come funziona il welfare statale

La realtà dei fatti ci dice che tutti i cambiamenti intervenuti nel corso degli anni in ambito welfare statale hanno ridotto sensibilmente le protezioni e le sicurezze di cui tutti noi potevamo godere fino a qualche anno fa.

Non è più automatico ricevere soldi da parte degli enti pubblici in caso di infortunio e se ci si riesce spesso non bastano a garantirsi le migliori cure e il mantenimento di un tenore di vita dignitoso.

Oggi potresti addirittura sentirti dire che in caso di infortunio invalidante al 100% hai diritto ad un misero assegno mensile di 286,61 euro

A tanto ammonta infatti la pensione di inabilità per invalidi civili per l’anno 2021!!!

È bene allora capire perché sottoscrivere una polizza infortuni diventa imprescindibile per chiunque. Non solo, come si è sempre erroneamente pensato, per imprenditori e professionisti.

Ormai nemmeno i dipendenti, pubblici o privati, sono ben tutelati contro gli infortuni. E ancora meno tutelati sono i soggetti che non lavorano, non solo disoccupati, ma anche casalinghe e bambini.

Ad oggi, infatti, il quadro delle tutele pubbliche è molto variegato, per cui è utile prima di tutto capire il contesto e sapere come cambiano i sostegni statali in relazione alle diverse tipologie di infortunio.

Il punto di partenza è la tutela garantita a tutti da parte dello Stato, a prescindere dalla condizione lavorativa, dall’età, dal sesso e dai contributi versati.

È previsto per le persone a cui sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale e permanente, cioè che abbiano un’invalidità del 100%, non inferiore.

Si tratta, però, di un aiuto molto basso: soli 286,81 euro al mese per 13 mensilità e sempreché il richiedente abbia un reddito inferiore a 16.982,49 euro.

La situazione cambia un po’ quando si cominciano a versare contributi INPS e INAIL, le famose trattenute in busta paga.

In quei casi le prestazioni sono un po’ più generose, soprattutto per gli infortuni occorsi sul posto di lavoro, ma lasciano comunque delle lacune.

Infatti essendo legate ai contributi versati, le prestazioni sono più basse per chi ha iniziato a lavorare da poco.

In generale i sostegni che si possono ricevere per infortuni sul lavoro sono:

  • Indennità giornaliera per inabilità assoluta, cioè la diaria erogata a partire dal quarto giorno di infortunio e calcolata in percentuale rispetto alla normale busta paga.
  • Indennizzo in capitale (danno biologico) per invalidità permanenti comprese tra il 6% ed il 15%
  • Indennizzo in rendita per danno biologico e patrimoniale che copre i casi in cui l’infortunio ha provocato un’invalidità compresa tra il 16 % ed il 100%

Come puoi facilmente osservare non è previsto nessun indennizzo per invalidità inferiore al 6%, che può essere la conseguenza ad es. di un colpo di frusta o della frattura di un braccio.

In quei casi non solo non avrai diritto a nessun indennizzo INAIL, ad eccezione della diaria, ma addirittura perderai dei soldi se dovrai fare fisioterapia, accertamenti o visite, comprare farmaci. Tutte spese che dovrai sostenere di tasca tua.

A meno che tu non abbia un’assicurazione privata.

Ecco perché sottoscrivere una polizza infortuni è importante. La polizza infortuni ti permette di ricevere i soldi che ti servono per garantirti le migliori cure per recuperare il prima possibile la tua salute e tornare alla vita che facevi prima di infortunarti.

Anzi, prima di tutto la polizza infortuni serve a tutelarti dai grossi imprevisti della vita.

Abbiamo visto che potresti ricevere la miseria di 286,61 euro al mese in caso di grave invalidità. Sicuramente quei soldi non ti basteranno per mantenerti e vivere dignitosamente e saresti costretto a consumare tutti i tuoi risparmi per tirare avanti. Sempre che quei risparmi siano sufficienti.

La polizza infortuni deve essere adeguata alle tue esigenze

E allora per proteggersi è utile avere una polizza infortuni adeguata alle tue esigenze specifiche, costruita su misura per te.

Non si tratta di una frase priva di significato, ma sottintende che prima di sottoscrivere una polizza infortuni devi verificare, assieme al tuo consulente assicurativo, per quanto e come sei tutelato dallo Stato e quali siano le aree di scopertura degli enti pubblici. Solo dopo aver fatto questo passaggio e quando avrai ben chiaro il quadro generale potrai inserire i massimali giusti nella tua polizza. Altrimenti rimane il rischio di non avere comunque i soldi necessari per fronteggiare un grave infortunio.

Devi capire che la priorità è tutelarsi dai gravi infortuni, quelli che possono cambiare la vita a te e alla tua famiglia, in primis una grave invalidità e la morte. 

Devi cioè tutelare il tuo reddito e la tua capacità di generarlo.

Se un grave infortunio non ti permettesse più di lavorare e guadagnare come prima, avresti bisogno del sostegno economico di qualcuno.

Abbiamo visto che è pericoloso contare solo ed esclusivamente sullo Stato. Meglio allora trasferire il rischio sull’assicurazione, risolvere il problema della continuità del reddito e far sì di non dover usare i tuoi risparmi per arrivare a fine mese.

Cosa garantiscono INPS e INAIL in caso di infortunio

Per farti capire ancora meglio perché sottoscrivere una polizza infortuni sia così importante, ho realizzato la tabella che vedi qui sotto.

Si tratta di un semplice confronto tra cosa possono fare per te, dopo un infortunio, l’INPS, l’INAIL ed una polizza infortuni ben stipulata.

Apprezzerai subito come quest’ultima possa esserti utile per colmare le scoperture di INAIL e INPS e garantire a te e ai tuoi cari un futuro economico sereno, anche in caso di grave infortunio.

 INAILINPSPOLIZZA INFORTUNI
CAUSA INFORTUNIOsolo se lavorativoqualsiasi causaqualsiasi causa
INIZIO COPERTURAimmediatodopo 5 anni di contributiimmediato
TIPO INDENNIZZO PER INVALIDITÀ PERMANENTE GRAVErendita revisionabile periodicamenteassegno triennale rinnovabile o pensione di inabilitàcapitale o capitale più rendita vitalizia
CALCOLO INDENNIZZOreddito convenzionale ridotto in base al grado di invaliditàpensione di vecchiaia maturata al momento dell’infortunioin base al grado di invalidità permanente
FRANCHIGIA5% tra il 6% ed il 15% liquidata una somma per danno biologico74% per l’assegno di invalidità 99% per la pensione di inabilitàa scelta dell’assicurato con azzeramento per gravi infortuni
LIMITAZIONE CUMULO REDDITOnessunariduzione in presenza di altri redditinessuna
RIMBORSO SPESE MEDICHEnessunonessunofino al massimale inserito in polizza
INABILITÀ TEMPORANEAdiaria dal 4° al 90° giorno (crescente dal 91°)nessunaDiaria per i giorni di ricovero e gesso

Probabilmente non ti sarà tutto chiaro, nemmeno dopo aver letto la tabella. L’importante è che tu abbia colto l’utilità di una polizza infortuni ed il vero motivo per cui dovresti stipularne una: trasferire il rischio economico di una grave invalidità su qualcun altro, qualcuno che abbia le spalle larghe per subire un colpo così duro.

Ovviamente le tue esigenze possono cambiare col tempo e la polizza che sottoscrivi oggi può non essere la migliore domani. Per questo è importante una verifica periodica dell’adeguatezza delle tue polizze insieme al tuo assicuratore di fiducia. Se hai trovato utile questo articolo, condividilo con i tuoi amici e lasciami un tuo commento qui sotto.

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    Informazioni su Michele D'Olivo

    Dal 2011 si occupa di assicurazioni. Ha iniziato a lavorare in questo campo utilizzando l'approccio classico di venditore dei prodotti di volta in volta più incentivati dalle agenzie e dalle compagnie. Ben presto però si è reso conto che l'assicuratore moderno non deve più essere un semplice venditore di polizze, né tantomeno quello che ti fa risparmiare qualche euro sulla polizza dell'auto, ma deve trasformarsi in un consulente il cui obiettivo è risolvere problemi importanti e dare sicurezza economica ai propri clienti ed alle loro famiglie. Soprattutto a chi sente di avere una grossa responsabilità verso i propri cari, magari perché titolare di una azienda o di uno studio professionale o perché unico portatore di reddito in casa. A partire da questa riflessione, ha deciso di specializzarsi nel ramo della protezione, sia della salute delle persone che del loro patrimonio. Sempre con l'obiettivo di rendere le persone più informate e consapevoli delle loro scelte quando si approcciano al mondo assicurativo.
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    2 commenti

    1. L’articolo pone la questione in modo sbagliato perché parte dal prodotto invece di muovere dalle esigenze del’assicurando.

      L’intenzione di ogni assicurato non è quella di acquistate una polizza infortuni ma di coprire una invalidità indipendentemente dalla causa.

      Pertanto non trovo corretto proporre una polizza infortuni senza che questa sia affiancata da una polizza IPM (invalidità da malattia) nè coprire la morte da infortuni lasciando scoperta quella da malattia.

    2. D'OLIVO MICHELE

      Grazie Francesco per le tue riflessioni.
      Concordo sul fatto che il tema della protezione andrebbe affrontato a 360° e non con una singola polizza.

      Infatti l’articolo non dice che basta la singola polizza infortuni per essere protetti da tutto, ma ha l’obiettivo, come recita il titolo stesso, di spiegare quale sia l’utilità della polizza infortuni, per dare una risposta ad una domanda specifica che spesso i clienti mi fanno. Soprattutto i clienti che già si stanno orientando all’acquisto di quella polizza o che stanno ripensando a quello che hanno comprato.

      Un approccio come quello che tu suggerisci e che io condivido, orientato alle vere esigenze del cliente, deve partire dal conoscere e spiegare al cliente stesso quello che già ha comprato, solitamente proprio la polizza infortuni, per renderlo ancora più consapevole delle sue scelte e di come può essere ulteriormente ampliata la sua protezione attraverso altre polizze.

      Sicuramente colgo il tuo spunto per proporre in futuro ulteriori articoli sul tema protezione personale.

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