Che tipo di intermediario sei? Le vostre risposte

Il 23 agosto 2023, insieme a IAss – Intermediari Assicurativi, abbiamo proposto il sondaggio “Che tipo di intermediario sei?“.

Obiettivo del sondaggio è comprendere come gli intermediari assicurativi valutano la loro attività e come agiscono per migliorare il loro business.

Il sondaggio è diviso in 6 sezioni. In questa prima parte riportiamo una sintesi delle risposte date alle domande contenute nelle prime 2 sezioni. In particolare andiamo ad analizzare in base a quali elementi ogni intermediario ritiene di contraddistinguersi rispetto ai propri competitor e quale valore aggiunto ritiene di offrire ai propri clienti, ossia quell’elemento distintivo per il quale desidera essere percepito come un professionista autorevole e affidabile proprio dalle persone nella cui vita si ritiene in grado di fare la differenza, garantendo loro sicurezza economica, anche in caso di eventi avversi.

Sezione n.1 – Che tipo di intermediario sei?

Nella sezione n. 1 si vuole conoscere l’intermediario assicurativo, lo scenario in cui opera e l’ambito in cui ritiene di essere maggiormente specializzato.

Come sei diventato intermediario assicurativo?

Il 57,6% degli intermediari che hanno risposto al sondaggio hanno dichiarato di esser diventati intermediari assicurativi per caso e di non avere idea di cosa aspettarsi. Il 20,7% ha iniziato l’attività di intermediario assicurativo perché figlio d’arte e il 10,9% perché voleva aiutare le persone a proeggersi.

Da quanti anni svolgi l’attività di intermediario assicurativo?

Il 73,9% svolge l’attività di intermediario assicurativo da più di 10 anni e il 40,2% da più di 20 anni.

In quale sez. del RUI sei iscritto?

Il 59,8% è iscritto alla sez. E del RUI, il 20,2% alla sez. B e il 15,6% alla sez. A.

In quale tipo di organizzazione lavori?

Il 22,8% dei partecipanti al sondaggio è un agente monomandatario, il 28,3% è un broker, il 34,8% è un iscritto nella sez. E del RUI con plurimandato e sede propria e solo il 4,3% è un agente plurimandatario con agenzia con marchio proprietario.

Quale peso ha nel tuo portafoglio ogni tipologia di cliente?

Il 34,9% dei partecipanti al sondaggio dichiara che persone e famiglie rappresentano almeno il 50% dei clienti assicurati. Per il 16,5% persone e famiglie rappresentano più del 70% del loro portafoglio. Per il 66,2% degli intermediari assicurativi i professionisti rappresentano meno del 30% dei clienti in portafoglio e per il 35,8% sono addirittura meno del 10%. Anche le PMI costituiscono meno del 30% dei clienti assicurati per il 66,2% dei partecipanti al sondaggio e meno del 10% per il 33,1% degli intermediari assicurativi. Il 69,9% degli intermediari ha dichiarato di avere in portafoglio meno del 30% di lavoratori autonomi/artigiani/commercianti. Per il 34,9% la percentuale di lavoratori autonomi/artigiani/commercianti assicurati è inferiore al 10%.

Per quali rischi della persona e della famiglia sei specializzato?

Rispetto ai rischi della persona e della famiglia il 71,7% degli intermediari assicurativi si ritiene specializzato nell’assicurare invalidità permanente da infortuni e malattia. Il 65,2% in RC del capofamiglia e tutela legale. Il 57,6% in tutela del patrimonio immobiliare. Il 46,7% in premorienza. Il 40,2% in previdenza integrativa. Il 38% in sanità integrativa. Il 35,9% in risparmio e investimento. Il 28,3% in perdita dell’autosufficienza e solo il 14,1% in passaggio generazionale.

Per quali rischi di professionisti e imprese sei specializzato?

Rispetto ai rischi di professionisti e PMI l’79,3% si ritiene specializzato nell’assicurare la RC professionale. Il 72,8% nell’assicurare furto e incendio. Il 44,6% si ritiene specializzato in rischi naturali e climatici. Il 40,2% in tutela legale. Il 34,8% in responsabilità degli amministratori (D&O). Il 33,7% in TFM/TFR. Il 29,3% in interruzione dell’attività. Il 33,7% in tutela del key man. Il 28,3% in welfare aziendale. Il 20,7% in trasporto merci. Il 25% in credito e cauzioni. Il 21,7% in danno ambientale. Soltanto il 15,2% in cyber risk e il 9,8% in passaggio generazionale.

Sezione n.2 – Cosa ti contraddistingue?

La sezione 2 è dedicata alla conoscenza dell’intermediario assicurativo sia come persona che come professionista, alla percezione che ha di sé rispetto ai propri competitor e alle azioni che mette in atto per acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli già in portafoglio.

Cosa ti contraddistingue come persona?

Per l’81,5% degli intermediari assicurativi che hanno risposto al sondaggio, ciò che li contraddistingue come persona è la correttezza. Per il 71,7% l’elemento distintivo è l’empatia. Per il 69,6% la capacità di ascolto. Per il 62% a contraddistinguerli è l’etica. Il 57,6% indica la voglia di imparare come elemento distintivo. Per il 43,5% l’elemento distintivo è avere obiettivi. Ma solo il 28,3% indica avere strategie come elemento distintivo. Per il 25% degli intermediari assicurativi che hanno risposto al sondaggio, l’elemento distintivo è il desiderio di successo. Per il 18,5% l’elemento sistintivo è il rigore, mentre per il 13% è il desiderio di piacere.

Cosa ti contraddistingue come intermediario assicurativo?

L’87% degli intermediari ha dichiarato che ciò che lo contraddistingue come intermediario assicurativo è la qualità della relazione che ha con i propri clienti, mentre per il 73,9% l’elemento distintivo è l’essere attento alle esigenze dei clienti. Per il 63% è la capacità di analisi dei rischi l’elemento distintivo e per il 35,9% l’elemento distintivo è l’essere specializzato in rischi specifici. Il 30,4% indica lavorare per obiettivi come elemento distintivo. Il 30,4% indica le partnership con altri professionisti come elemento distintivo. Il 27,2% degli intermediari assicurativi ritiene che il suo elemento distintivo sia far risparmiare il cliente. Per il 20,7% l’elemento distintivo è essere persuasivo con il cliente, mentre il 21,7% dichiara di distinguersi per il rapporto con il team, ma solo il 14,1% dice di distinguersi per la capacità di leadership. Il 15,2% ritiene che il suo elemento distintivo sia essere specializzato in clienti specifici.

Cosa offri ai tuoi clienti che i tuoi colleghi non offrono?

Per il 75% degli intermediari assicurativi accoglienza, competenza e professionalità è ciò che offrono ai propri clienti e che la concorrenza non offre. La consulenza approfondita lo è per il 75% degli intermediari, mentre il 62% indica di offrire soluzioni sempre adeguate al rischio. La disponibilità in caso di sinistro è considerato un plus rispetto alla concorrenza solo dal 55,4% degli intermediari assicurativi. Il risparmio è considerato ancora un elemento distintivo dal 22,8% degli intermediari assicurativi.

Per acquisire nuovi clienti quali azioni metti in atto?

Il 73,9% si affida al passaparola. Il 55,4% ha dichiarato di ricorrere ai referral. Il 32,6% fa azioni mirate su rischi specifici. Il 27,2% utilizza le partnership con altri professionisti. Il 23,9% ricorre ad azioni mirate su clienti specifici. Il 20,7% ha dichiarato di ricorrere al marketing formativo. Il 21,7% ricorre alla promozione sui social. Il 19,6% ricorre alle telefonate a freddo e il 13% continua a ricorrere alle visite a freddo.

Per fidelizzare i clienti in portafoglio quali azioni metti in atto?

Il 58,7% pianifica incontri periodici. Il 53,3% degli intermediari che hanno risposto al sondaggio fidelizza i propri clienti andando a riformare le polizze già in piedi. Gli intermediari che propongono nuove polizze sono il 51,1% di quelli che hanno risposto al sondaggio.

Partecipa al sondaggio “Che tipo di intermediario sei?”

Il sondaggio è ancora aperto e puoi ancora partecipare e dare il tuo contributo per una conoscenza sempre più puntuale del mondo dell’intermediazione assicurativa, con tutte le sue logiche.

Nota: i dati riportati sono aggiornati al 13 ottobre 2023. Il sondaggio è sempre attivo e i dati vengono aggiornati periodicamente.


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Informazioni su Luisa Rosini

Ideatrice e responsabile di Parliamo di Assicurazioni, insieme ad altri professionisti, promuovo un modo di essere assicuratore che si riappropria del proprio ruolo sociale e mette al centro il cliente e il suo bisogno di sicurezza. Le mie competenze in counseling, applicate alla consulenza assicurativa, mi permettono di aiutare gli assicuratori a rendere i clienti maggiormente consapevoli dei rischi a cui sono esposti e delle conseguenze economiche che ne potrebbero derivare. Con le mie competenze in content e inbound marketing, li aiuto a promuoversi online creando cultura assicurativa, così da diventare un valido punto di riferimento per le persone che incontrano in rete e strutturare un sistema di acquisizione di nuovi clienti maggiormente consapevoli dei propri rischi e dell'utilità delle assicurazioni come strumenti di pianificazione finanziaria.
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